sabato 23 luglio 2011

I miei primi 10 Km !!!

www.endomondo.com
Was out tracking with Endomondo
Calories: 915 kcal
Average Pace: 7:48 min/km
Distance: 10.08 km
Duration: 1h:18m:34s

lunedì 11 luglio 2011

Visione nitida, eliminando la luce riflessa

Tutte le lenti ad assorbimento, limitando la trasmissione luminosa, attenueranno questi fenomeni che però permangono creando disagio e fastidio in chi utilizza l’occhiale
Uno degli aspetti più fastidiosi della visione ad alta luminosità è rappresentato dai riflessi: la presenza di luce intensa determina, infatti, che superfici quali l’acqua, la neve, l’asfalto, le superfici metalliche “producano” riflessi di forte intensità che disturbano notevolmente la normale visione. L’abbattimento totale dei riflessi, oltre che l’attenuazione della luce trasmessa è garantito solo con l’uso di filtri polarizzanti. Infatti, particolari sostanze, stese in film molto sottili e orientate in una appropriata direzione, consentono l’eliminazione quasi totale di tutta la luce riflessa. Le lenti polarizzanti sono pertanto normali lenti oftalmiche nelle quali è stato inserito un filtro polarizzatore. Esse possono essere costruite in materiale organico o in vetro e il sottile film polarizzato può essere steso in superficie o posizionato all’interno tipo “sandwich”. L’effetto di una lente polarizzata è quello di migliorare la percezione, rendendo visibile ciò che la presenza di luce riflessa abbagliante tende invece a offuscare. Solitamente le lenti polarizzate hanno un taglio UV a 380 – 400 nm., sono di tonalità marrone, verde, grigio e possono subire tutti i normali trattamenti superficiali (hard, AR, antimbrattante, ecc). Oggi l’effetto polarizzante può essere associato anche a quello fotocromatico creando quindi lenti con entrambe le caratteristiche.
Gianmario Reverdy

(Fonte: b2eyes – TODAY del 11 luglio 2011)

lunedì 4 luglio 2011

Un’ottima protezione: lenti alla melanina sintetica

Lo studio delle difese già presenti nel nostro corpo e in particolare nell’occhio ha portato a stabilire che il pigmento protettivo presente nella nostra pelle e negli occhi (in particolare nella retina e nell’iride) produce un effetto filtro selettivo sulle radiazioni visibili di corta lunghezza d’onda in proporzione alla loro pericolosità. Infatti, le radiazioni più dannose vengono maggiormente assorbite
Purtroppo la melanina naturale presente nei nostri occhi diminuisce con l’età (a 60 anni ne abbiamo già perso il 40%) e anche nella giovane età non è sempre sufficiente a far fronte all’aumentata esposizione e alla modifica della qualità della radiazione solare. Sulla base di questi riscontri negli ultimi decenni la ricerca ha prodotto una melanina sintetica che può essere inserita in alcuni monomeri, base delle lenti organiche, in modo stabile. Essa non si altera né esaurisce le sue potenzialità nel tempo. La lente alla melanina sintetica ha un assorbimento totale fino a 400 nm e selettivo nella banda fra 400 e 500 nm. Questa selettività produce una protezione migliore alle radiazioni più pericolose consentendo, inoltre, una visione dei colori poco alterata e comunque idonea all’uso di tali lenti per la guida. Infatti, la curva di trasmissione della melanina sintetica confrontata con la curva di sensibilità dell’occhio umano medio ci aiuta a comprendere che la selezione operata sulle lunghezze d’onda 400-500 nm poco incide sull’alterazione dei colori dal momento che per queste radiazioni l’occhio presenta una scarsa sensibilità. La forte trasmissione nel range 700-800 nm dà alla lente una colorazione marrone intenso con assorbimento medio di circa l’80%, che colloca la lente nella categoria 3.

(Fonte: b2eyes – TODAY del 04 luglio 2011)

venerdì 1 luglio 2011