giovedì 23 giugno 2011

Certottica a tutela della filiera

Su b2eyes.com la struttura bellunese ha preso le distanze da chi, come Editoriale Domus, ha parlato di “certificazione” di un paio di occhiali da sole allegati a una rivista venduta in edicola. Ora l’ufficio stampa illustra a b2eyes TODAY obiettivi e attività quotidiane dell’istituto di Longarone
Cosa fa Certottica. Eseguire test di laboratorio è il mestiere di Certottica, da vent’anni: è un lavoro fatto con cura, precisione, competenza e puntualità. Le certificazioni dell’Istituto permettono ai prodotti di circolare sul mercato globale con estrema sicurezza, perché numerose prove eseguite dai nostri laboratori sono state accreditate da Accredia e l’ente è notificato a Bruxelles. Non solo. Certottica è autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale a rilasciare attestati di certificazione di tutti i dispositivi di protezione degli occhi e del viso di II e III categoria e a valutare la conformità CE per alcune tipologie di dispositivi medici di prima categoria relativamente alla vista. Tra le attività principali rientra la verifica dei requisiti essenziali e i presupposti progettuali/tecnologici dei prodotti e il rilascio di rapporti di prova, che supportano la documentazione tecnica e la dichiarazione di conformità dei fabbricanti per occhiali e filtri da sole, montature per occhiali da vista, lenti oftalmiche e premontati. Si eseguono anche valutazioni di conformità secondo le principali norme internazionali ASTM, ANSI e AS.
I controlli. Certottica non è un organo di vigilanza ma, su incarico di Anfao, in un’ottica di tutela del consumatore finale e delle aziende che operano correttamente sul mercato, effettua test di prova per accertare la conformità alla marcatura CE. La marcatura è un simbolo grafico con cui il fabbricante dichiara il rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla direttiva comunitaria. Anfao si occupa di sorvegliare il mercato anche attraverso un servizio di anticontraffazione (contraffare un occhiale significa apporre indebitamente un marchio e non ha nulla a che vedere con la marcatura CE) sempre presente anche a Mido.
Da parte sua Certottica, nella prospettiva di assicurare la circolazione di prodotti sicuri, partecipa a un progetto pilota dell’Unioncamere esteso a tutto il territorio nazionale. In sostanza, alle Camere di Commercio sono state affidate dal ministero dello Sviluppo Economico le funzioni di vigilanza e ispezioni in materia di conformità e sicurezza di numerosi prodotti immessi sul mercato: Certottica e altri Istituti avranno il compito di verificare in laboratorio la conformità ai requisiti di legge. L’Istituto affianca anche l’Agenzia delle Dogane durante i sequestri di materiale sospetto.
Occhio allo shopping! 
I centri di ottica restano il luogo più sicuro per acquistare un paio di occhiali, meno garantiti gli acquisti fatti altrove. Certottica mette in guardia sui danni che possono essere provocati, con uso lungo e continuato, da modelli di fabbricazione imperfetta: nausea, cefalea e congiuntiviti sono i più diffusi. Occorre, invece, proteggersi correttamente dal riverbero. I bambini sono particolarmente delicati e i loro occhi vanno protetti fin dai primi mesi, sia al mare sia in montagna. In linea generale gli occhiali che risultano fuori norma possono avere: lenti diverse l’una dall’altra, filtri incapaci di fermare i raggi ultravioletti più nocivi, colori fuorvianti per chi guida l’auto.

(Fonte: b2eyes – TODAY del 23 giugno 2011)

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